Tra antico e moderno

Durante le operazioni di bonifica tra le valli Pega e Mezzano, nel 1956, in località Motta della Girata vennero individuati i resti di una chiesa e un battistero che sorgevano vicino ad un antico ramo del fiume Po, che si collegava a Comacchio e al mare attraverso un canale artificiale.

Questo luogo di culto viene tradizionalmente identificato con l'edificio fondato dall'arcivescovo di ravenna Aureliano in età tardo antica (IV-V sec. d.C.) con il nome di Santa Maria in Padovetere. La chiesa rimase in funzione per tutto il medioevo e, almeno dal 908 al 1354, viene ricordata nelle fonti scritte come plebs (pieve), cioè chiesa per la cura delle anime a servizio di un villaggio o di un insediamento diffuso in piccoli nuclei nel contado.

Intorno alla chiesa e dentro al complesso sono state scavate molte sepolture e inoltre non lontano, oltre il canale che collegava il Po con Comacchio, si trovava un ampio cimitero. Sono state scavate 300 tombe, le tipologie e i corredi delle quali permettono di datare le necropoli tra la fine del V e il VII sec. d.C.

Tra gli oggetti che componevano il corredo della Tomba 3, questo prezioso vasetto di vetro giallo, ancora integro.

Bottiglia in vetro giallo,

Santa Maria in Padovetere, necropoli orientale, Tomba 3 (V-VI sec d.C.)

Tra antico e moderno alla Casa Museo Remo Brindisi:

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