La scultura

Le maschere teatrali, indossate dagli attori, erano parte imprescindibile degli spettacoli scenici antichi. Al pari del teatro stesso, le maschere traggono origine dalle antiche usanze greche riconducibili al culto del dio Dioniso. Da quei riti si sono sviluppate la tragedia e la commedia, forme drammatiche i cui protagonisti indossavano delle apposite maschere teatrali che identificavano i diversi personaggi in modo codificato.

Con la fine del periodo della Repubblica e con l'inizio di quello imperiale, nel mondo romano cresce l'interesse per il teatro, importato dal mondo greco ed etrusco, non solo tra il popolo, ma anche presso le classi più ricche e colte. Si diffonde anche la costruzione dei teatri in pietra in tutto il territorio sotto l'autorità romana. A differenza dei teatri greci ed etruschi, scavati nel fianco di montagne e colline, i teatri romani sono alti edifici a pianta semicircolare costruiti su terreni pianeggianti ovunque, in particolare nel centro delle città. Con la sua forma chiusa, non di rado coperta con tendoni, si prefigura come prototipo degli edifici teatrali moderni.

Quello del teatro è un fenomento di peso piuttosto elevano nella vita quotidiana della società romana, per cui maschere teatrali in pietra o terracotta o raffigurate su mosici, affreschi, oggetti d'uso quotidiano non decorano solo i teatri, ma anche altri tipi di edifici, tra cui anche monumenti funebri e lapidi.

L'antefissa in terracotta del Museo Delta Antico è stata ritrovara erratica e la sua provenienza è sconosciuta. Probabilmente decorava il tetto di una casa o una tomba. L'espressione e l'acconciatura alta la identificano come una maschera tragica.

Antefissa raffigurante una maschera teatrale tragica, terracotta, I sec. d. C.

La scultura nelle opere di arte contemporanea della Casa Museo Remo Brindisi:

https://www.casamuseoremobrindisi.it/manifesto-pop-episodio-2/